Dagli alunni della classe 2BRIM dell’istituto superiore Ghisleri di Cremona ci arriva un bellissimo elaborato sullo sviluppo di un’idea imprenditoriale in forma cooperativa. Durante il percorso di “Bellacoopia” sono stati affrontati alcuni temi importanti: la cooperazione, vista come una forma di impresa, e la tematica del riuso sociale dei beni confiscati alle mafie (legge 109/96).
Queste tematiche sono state messe in pratica grazie all’elaborazione, da parte dei ragazzi, di una cooperativa sociale di tipo B, sviluppata a partire da un ipotetico bando per l’assegnazione di un bene confiscato in provincia di Cremona.
La cooperativa nasce quindi come gestione di un bene confiscato alle mafie mediante l’esercizio di un agriturismo, a cui è stato dato un nome molto significativo: “Salvia”. Il nome indica una pianta molto resistente agli incendi ed è espressione, in questo caso, della resistenza al potere antidemocratico rappresentato dalla mafia attraverso il riuso per scopi sociali dei beni confiscati.
È stato creato un logo con uno slogan molto forte (“Casa nostra è anche cosa vostra”), volantini di presentazione delle varie attività ed eventi della cooperativa e un sito internet. Sono state fatte dai ragazzi tutte le analisi necessarie in fase di sviluppo di una cooperativa, come l’analisi SWOT, l’elevator pitch e l’analisi dei costi della cooperativa.
Un lavoro interessante e ricco, che ci ricorda, come concludono gli stessi ragazzi, che “anche dalle cose peggiori può nascere qualcosa di meraviglioso. Basta volerlo!”.
Complimenti alla classe e agli insegnanti che hanno partecipato al progetto!

Sfoglia l’elaborato creato dai ragazzi